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Algeria: in esilio

El Watan (27/01/2012). Nelle ultime settimane cinque donne subsahariane che vivevano a Orano sono stati riaccompagnati alle frontiere con il Mali, scegliendo di lasciare i loro figli in Algeria. Negli ultimi giorni una donna e suo figlio neonato rischiano lo stesso destino. Sono centinaia le donne e gli uomini che, arrivati da altri paesi africani in Algeria, vivono a Orano e in altre città algerine, i più fortunati in appartamenti pagando il doppio dell’affitto di mercato, gli altri nei ghetti delle periferie. D’altra parte nel paese il tasso di disoccupazione è molto alto e il bisogno di manodopera non riesce ad assorbire tutti quelli che sono senza lavoro. La tensione sociale, come spesso accade, sfocia in episodi di xenofobia non solo da parte delle forze dell’ordine ma anche da parte della popolazione. Un modo per trovare un capro espiatorio quando non si arriva a risolvere la vera causa dei problemi.