Nel suo romanzo pubblicato il mese scorso, Besos de Arena, l’autrice dice che il Polisario è coinvolto nella tratta di persone e che riduce alcuni individui a lavorare come schiavi. Il tutto è in netto contrasto con l’immagine vittimistica che cerca di trasmettere al mondo intero. La giornalista ricorda che l’Algeria ha la storia più tetra in fatto di tortura illegale e omicidi secondo la lista di 194 paesi stilata nel 2012 dal giornale inglese The Observer in occasione dell’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.