Il ricco programma del Festival comprende l’intervento di docenti universitari di rilievo che si confronteranno sull’interazione di lingue e culture tra passato e presente. Si parlerà di scienze e filosofia nei secoli XI-XIII, della presenza araba in Europa, degli intrecci linguistici con una radice comune nell’orizzonte umano. Ad aprire il dibattito il 9 marzo saranno presenti Mohammed Berrada, professore emerito di letteratura araba dell’Università di Rabat e padre del romanzo marocchino moderno, e Salah Fadl, professore emerito di letteratura araba e critica letteraria dell’Università di Ayn Shams del Cairo.
Da non perdere, la mostra fotografica dedicata a “Omar Sharif, il volto umano della transculturalità” presentata da Gihane Zaki, direttore dell’Accademia d’Egitto a Roma.
Il 10 marzo il Festival omaggerà la foto-reporter franco-marocchina Leila Alaoui, a un anno dalla sua scomparsa, in presenza della madre Christine Alaoui.
Interessante tavola rotonda sul tema “L’immagine degli arabi nei media occidentali” a cui parteciperanno l’11 marzo Monica Maggioni, presidente Rai, Samuel Shimon, direttore di “Banipal”, Magazine of Modern Arab Literature di Londra e Sayyed Mahmoud, direttore del settimanale egiziano Al Qahira.
La cantante siriana Mirna Kassis e il suo gruppo musicale chiuderanno il Festival con un concerto di musica araba.
In questo contesto, sarà inoltre inaugurato il Salone del libro arabo, che vanta già l’appoggio del ministero della cultura degli Emirati Arabi. Il presidente della Biblioteca nazionale di Abu Dhabi, Abdulla Majed Al Ali sarà a Milano per consegnare un migliaio di libri che rappresenteranno il fondo della biblioteca araba del Cara, centro accademico di ricerca arabo della Cattolica.