Midan El Tahrir e Raba’a El Adaweya, due piazze lontane e specchio delle due anime del paese si preparano a rompere il digiuno senza risparmiare critiche reciproche. “Credo che i militanti pro Morsi abbiano subito un lavaggio del cervello” dichiara un manifestante a Tahrir, mentre altri ipotizzano la presenza di rifugiati siriani e palestinesi tra le fila degli islamisti.
A Raba’a El Adaweya invece, un giovane studente afferma: “Morsi tornerà tra noi, potrebbero esserci dei problemi e anche dei morti, ma preghiamo affinchè la vittoria non tardi ad arrivare durante questo mese sacro”. Nonostante il fallimento dei Fratelli Musulmani nella gestione del paese, l’organizzazione gode ancora del supporto di una considerevole fetta della popolazione più conservatrice.