Molti giudici in tutto l’Egitto hanno dichiarato che non gestiranno il referendum, citando la propria obiezione alla dichiarazione costituzionale del 22 novembre scorso. Essi sostengono che la dichiarazione rappresenti un’invasione dell’autorità giudiziaria in quanto rende decreti presidenziali immuni da contrasti o supervisione. Lo stesso approccio è stato adottato dal gruppo di giudici di Port Said. Il chairman del gruppo ha detto che gli emendamenti applicati da Morsi alla controversa dichiarazione costituzionale non sono riusciti ad annullarne gli effetti e “ancora una volta hanno aggirato i giudici e le richieste dei cittadini”.