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Arabia Saudita: una città riservata alle donne

Le Monde (14/08/12). Anche se non sono ancora autorizzate a guidare, le donne saudite avranno presto una città tutta per loro. Le autorità della conservatrice monarchia del Golfo hanno deciso di convalidare il progetto che vede la costruzione di una città industriale interamente dedicata al gentil sesso, a Hofuf, nell’est del paese.

Il complesso che dovrebbe aprire il prossimo anno, permetterà alle lavoratrici di cominciare una attività propria senza attentare alla sacrosanta segregazione spaziale imposta ai due sessi nel regno. Il responsabile si dice “certo che le donne potranno dimostrare le proprie capacità in vari campi e scegliere ciò che più si avvicina ai propri interessi, alla loro natura e alle proprie abilità”.

Dovrebbero essere creati 5.000 impieghi nel settore tessile, in quello farmaceutico e nell’agro-alimentare, la creazione di questa città  industriale “faciliterà ugualmente lo spostamento delle donne dal luogo nel quale vivono al posto di lavoro”. Il progetto mira essenzialmente a trovare degli sbocchi lavorativi alle giovani diplomate. Vittime di una tra le società più coercitive al mondo, le saudite accedono difficilmente al mercato del lavoro: possono lavorare giusto come cassiere nei supermercati, o (da poco) nei negozi di lingerie. Un decreto reale, entrato in vigore a luglio, concede loro anche i negozi di cosmetici.

Deciso a riformare e modernizzare la società, il re Abdallah ha nientemeno promesso loro  l’accesso alle urne nel 2015. “Rifiutiamo la marginalizzazione del ruolo della donna nella società saudita, in tutti i campi, conformemente a quanto dice la Sharia e dopo le consultazioni con vari saggi (religiosi)”, esse potranno finalmente votare e essere anche votate.

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