L’accordo è stato firmato da 20 partiti. Tra quelli che invece si sono rifiutati di prendervi parte risultano il Congresso per la Repubblica, la Petizione Popolare per la Libertà, Giustizia e Sviluppo e altri.
Il leader del movimento islamista Ennahda, Rachid Ghannouchi, ha firmato l’accordo da parte del governo mentre Al-Mwaldi Al-Riyahi, membro di spicco del Forum Democratico per il Lavoro e la Libertà, per conto dell’opposizione.
L’attuale governo islamista sarà dunque rimpiazzato da un gabinetto tecnico indipendente con pieni poteri nell’amministrare gli affari del Paese. Le due parti hanno un mese di tempo per negoziare la formazione del nuovo esecutivo.