Per il movimento che lotta per l’indipendenza del Sahara è un colpo molto duro, il più duro dal sequestro – nove mesi fa – di due spagnoli e una italiana nella sede amministrativa di Rabuni, ascrivibile a un gruppo separatista di AlQaeda. Questo va ad aggiungersi ai tagli negli aiuti umanitari che riceve a causa della crisi. A breve sarà la volta di una terza bastonata: il governo proverà ad impedire i viaggi individuali degli spagnoli nel Sahara.