Sarà poi lo stesso Sakkar durante un’intervista al giornale Time ad ammettere e confermare l’accaduto, invocando la regola dell’ “occhio per occhio”, ed aggiungendo che quel soldato aveva abusato di sua moglie e delle sue due figlie. I vertici dell’Esercito Libero Siriano si sono affrettati a condannare l’espisodio, promettendo di fare giustizia. Unanimi le condanne da parte di tutte le organizzazioni umanitarie internazionali.