Now Lebanon (13/07/2013). L’Esercito Siriano Libero, principale blocco d’opposizione che combatte contro il regime di Bashar Al Assad lancia un pesante monito all’organizzazione “Stato Islamico in Iraq e Siria”, ritenuta vicina ad Al Qaeda ed accusata dell’assasinio di Khaled Hamami, comandante locale dell’Esercito Libero nella provincia di Latakia. “L’omicidio di Hamami è una dichiarazione di guerra”, ha detto un portavoce dei ribelli.
L’Ossevatorio Siriano per i Diritti Umani aveva già segnalato durante le scorse settimane scontri tra milizie armate radicali ed Esercito Siriano Libero.
L’episodio aumenta i timori in Occidente sulla crescente influenza in Siria di gruppi violenti legati all’estremismo islamico.
Nella primavera 2011 il governo siriano spiegò le forze armate siriane per reprimere le rivolte. Molte città furono assediate e venne ordinato ai militari di aprire il fuoco sui civili. I civili e i disertori dell’esercito iniziarono così a formare unità di combattimento e si riunirono nell’ esercito siriano libero , combattendo in modo sempre più organizzato. Il governo siriano definisce i rivoltosi un “gruppo terroristico armato”.