Secondo un rapporto dell’organizzazione, almeno 215 persone (tra cui 100 bambini) avrebbero perso la vita a causa della caduta di questi razzi.
“Le tecniche utilizzate dall’esercito siriano ci spingono a pensare che non vi sia alcun interesse nel distinguere tra civili e combattenti, e ciò costituisce una grave violazione del diritto umanitario internazionale” conclude il comunicato.