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Siria: attacchi ai ribelli alla periferia di Damasco

attacchi damascoHaaretz (01/02/2013). Le truppe siriane hanno lanciato un attacco su larga scala alla periferia di Damasco, due giorni dopo che i jet israeliani si suppone abbiano distrutto un centro di ricerca nei pressi della capitale.

Una fonte del governo pro-siriano ha riferito al Dipartimento degli Affari Politici delle Nazioni Unite (DPA) che tali attacchi sono il risultato dell’informazione che i ribelli nascosti nelle aree mirate stavano preparando “un attacco terroristico che aveva come obiettivo le istituzioni governative della capitale”.

“Sappiamo che stiamo combattendo dei guerriglieri pronti a morire piuttosto che ad arrendersi… ciò significa che ci sarà una grande battaglia prima che cancelleremo le loro esistenze”, dichiara la fonte.

Gli attivisti affermano che le violenze hanno ucciso finora 33 persone.

“Gli attacchi aerei e d’artiglieria sono molto pesanti, specialmente su Harsata, al-Qaddam e le aree vicine al confine libanese orientale”, dice l’attivista Haytham al-Abdallah, basato a Damasco.

I filmati d’opposizione, che non possono essere verificati indipendentemente, mostrano palazzi in al-Qaddam in fiamme e pesanti bombardamenti su Harsata, entrambi sobborghi di Damasco.

Nel frattempo continuano le tensioni sui presunti attacchi israeliani sui territori siriani del 30 gennaio, che hanno colpito un centro di ricerca militare, con la Siria che afferma di avere il diritto all’auto difesa e con i rapporti che indicano che Israele può nuovamente colpire.

“Chiunque potrebbe sbagliare se immaginasse di testare le capacità delle forze armate (siriane)”, queste secondo la televisione di Stato siriana sono le parole del Capo di Stato Maggiore dell’esercito, Generale Ali Abdullah Ayoub, mentre faceva visita ad alcune unità nell’area di Damasco.

Ayoub ha sottolineato che la guerra con Israele continua e che la Siria era cosciente delle sfide che avrebbe affrontato.

Si dice che Israele tema che le sofisticate armi anti-tank e anti-aeree, fornite dalla Russia, potrebbero finire nelle mani del movimento libanese Hezbollah, devoto alleato di Damasco e nemico di Israele.

Emanuela Barbieri

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