Tuttavia, il riconoscimento simbolico di uno Stato di Palestina non sarà sufficiente per porre fine alla divisione ed al conflitto tra palestinesi ed israeliani. La decisione presa ieri a New York non riconosce il diritto dei palestinesi di rivendicare la loro sovranità sulla propria terra storica. Sarà la capacità dei palestinesi di imporre una nuova realtà dei fatti, sia sul territorio che attraverso negoziati, a dare significato alla decisione dell’Assemblea Generale.
Se i palestinesi sono riusciti a lavorare per consolidare il voto dell’Assemblea Generale, questa risoluzione rappresenta un passo in avanti verso il riconoscimento a livello internazionale di tutti i loro diritti in qualità di Stato membro della comunità internazionale a tutti gli effetti. A questo scopo, è necessario che venga elaborata una risoluzione che riconosca i diritti e le esigenze dei palestinesi.
Inoltre, è importante non esagerare nel considerare la risoluzione come una garanzia per Fatah o per il presidente Abbas, specialmente dopo il successo ottenuto da Hamas a Gaza; per questo, molti credono che la campagna dell’Autorità Palestinese per pubblicizzare la decisione presa a livello internazionale serva ad orientare il potere verso la negoziazione, vista la “militarizzazione” adottata da Hamas.
Questa situazione non fa che acutizzare la divisione interna tra i palestinesi. E si tratta di un altro fattore pericoloso per la causa palestinese, al di là dell’occupazione israeliana.
http://alhayat.com/OpinionsDetails/457473