“I nostri prezzi sono molto bassi” ha detto Mohammed “perché la situazione economica è molto grave ed io non voglio impedire ai giovani disoccupati di frequentare il mio bar”. In questi posti gli uomini e le donne forniscono uno spaccato della società di Gaza. Secondo Safaa Ahmed, giovane laureata, la crescita numerica di questi locali è collegata con l’aumento della disoccupazione e della popolazione all’interno della Striscia di Gaza , che crea un disagio che ” spinge i giovani a fuggire alla realtà dolorosa che vivono nel loro piccolo quartiere”.
La domanda che viene spontanea è qual’è l’atteggiamento della società di fronte a questi luoghi, frequentati anche da donne? Secondo Ahmed “la società gazawi non manca certo di molestarci con atti di bullismo o occhiate rivoltanti e mi rendo conto che la società non mi lascerà in pace. Ho deciso però diribellarmi alla ristrettezza mentale in cui vivo ed in cui vivono tutti ragazzi di Gaza”