Al Quds al Arabi (08/02/2013). L’artista palestinese Salwa Spakhi inizia ogni sua giornata preparando una grande macchinetta di caffè nel suo studio, sorseggiandone con calma una tazzina ed utilizzando il rimanente per una nuova tela da dipingere. La giovane artista dice che l’idea le è venuta “bevendo molto caffè, un giorno ho iniziato a pensare che avrei potuto bere e disegnare insieme, differenziandomi dagli altri artisti”.
Salwa dipinge con questa materia povera anche per motivi economici. Il caffè a Gaza costa meno rispetto ai colori, che sono molto difficili da trovare nella Striscia a causa dell’assedio israeliano. Salwa ha iniziato ad utilizzare questa tecnica due anni fa.
“La mia ambizione più grande” ha detto Salwa “è riuscire a mettere insieme una mostra con tutti gli artisti di Gaza, per mostrare tutta la sofferenza che viviamo”. La sofferenza, secondo questa giovane pittrice, nasce anche dalla totale indifferenza del mondo verso la grande scena culturale presente nella Striscia di Gaza. “A Gaza vi è l’eccellenza, vi sono energie creative, nonostante l’assedio”.
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