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Nadia Abdou, primo governatore donna egiziano

egitto bandiera egiziana

Definita donna di ferro dal parlamento egiziano, Nadia Abdou è diventata la prima governatrice regionale del Paese dei Faraoni.

Laureata in ingegneria chimica all’Università di Alessandria, classe 1944, Abdou è stata direttrice della Alexandria Drinking Water Company dal 2002 al 2012 e poi vice-governatrice dal 2013.

Ora è a capo della provincia di Buhayra, nella regione nord-occidentale del Paese, famosa per essere il governatorato più popoloso oltre che per ospitare Rosetta, la città dalla quale proviene la famosa stele situata al British Museum di Londra.

A differenza di altri paesi del nord Africa, l’Egitto ha una bassissima rappresentanza femminile in Parlamento. In Marocco, un sesto del Parlamento è destinato alle quote rosa. In Algeria e Tunisia la quota si aggira intorno al 30%, dipendentemente dalla dimensione della costituency. In Libia soltanto il 16% è occupato da donne. E in Egitto, dei 596 posti in Parlamento, soltanto 89 (il 14%) sono destinati alle quote rosa, il dato più basso della regione nord-africana.

Secondo le Nazioni Unite, “Se le donne contribuissero nel mercato lavoro quanto gli uomini, nel 2015 al prodotto interno lordo mondiale si sarebbero potuti aggiungere 28 trilioni di dollari – il 26% in più”.

In effetti, la più grande economia europea, la Germania, è guidata da una donna – Angela Merkel. E la Banca Centrale dell’economia mondiale più forte è diretta dalla settantenne Janet Yellen.

Tra i prossimi impegni di Nadia Abdou figurano un piano per rendere Rosetta – in arabo Rashid – meta turistica centrale e di portare avanti progetti industriali nella regione, come costruire scuole, ospedali e università.

È una posizione importante quella di Abdou, inaugurata dal Presidente Al-Sisi giovedì scorso, in grado di dimostrare al Paese più popoloso del Medio Oriente e tra gli ultimi 15 del Global Gender Gap Index 2016 che una donna è anche in grado di condurre e di – a volte – cambiare la storia.

 

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