Mentre restano accese le tensioni tra Fratelli Musulmani e copti cristiani, Ghalia arriva con il suo velo e dichiara che il cibo contribuisce alla’eventualità di un’unità nazionale. Ad esempio, lei è il primo chef televisivo a preparare ricette adatte per le pratiche religiose dei copti, come la rinuncia a prodotti animali durante la Quaresima.
Lo show, inoltre, è in netto contrasto con i programmi di cucina pre-rivoluzionari, nei quali lo chef parlava in inglese o francese e cucinava solo pietanze da intenditori. Per la sorpresa di molti in Egitto, Ghalia è orgogliosa di raccontare di essere stata la domestica della sorella di Mohammad Gohar, proprietario della rete che l’ha scoperta. La scenografia del set è quella della semplice cucina di Ghalia, che invita alcuni dei suoi vicini per chiacchierare mentre prepara in onda.
Ghalia prepara pasti gustosi con un budget giornaliero di 4 dollari. Il segreto sta nella scelta di prodotti locali piuttosto che di quelli importati. Ghalia crede che se la gente spendesse meno per il cibo, potrebbe usare i risparmi per altri bisogni, come l”educazione. Ghalia insegna alla gente come fare economia nelle loro spese. “Non buttate mai gli avanzi: potete farci meraviglie”, afferma nel suo show.
Prima della rivoluzione, qualsiasi cosa “locale” aveva una connotazione di volgarità e arretratezza, ma da quando c’è Ghalia, con il suo vestito tradizionale ed il suo accento egiziano, ha acquisito un nuovo significato. Tutti le vogliono bene e tutte le classi sociali sono prese dal suo stile e dalle sue deliziose pietanze.
Il fatto che Ghalia mandi questo messaggio di tolleranza attraverso la TV lo rende ancora più efficace. In più, Ghalia trasmette un senso di orgoglio per la cucina dell’Egitto a tutti i suoi cittadini. Nella maggior parte del suo programma, si specializza nel cucinare piatti tradizionali locali, come il mahshi, la bisara ed il kishik.
Oggi, la pagina Facebook di Ghalia ha più di un milione di fans, compreso chi la vorrebbe come presidente. Commenti umoristici a parte, Ghalia rappresenta chiaramente un esempio di quello che potrebbe essere il nuovo Egitto.
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