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Israele sta approfittando della Primavera Araba e i paesi arabi chiudono gli occhi

Primavera araba

Primavera araba

Di Adbelhamid Ijmahiri. Al-Araby al-Jadeed (13/09/2016). Traduzione e sintesi di Claudia Negrini.

Il detto “Gli amici dei miei nemici sono miei nemici” non sempre funziona e in questo caso è la geopolitica a ricordarcelo. Lo scorso 5 settembre, il giornale francese Le Figaro ha proposto in un suo articolo la seguente domanda: “È veramente possibile un avvicinamento arabo-israeliano?”: è una domanda che non veniva più fatta dallo scoppio della Primavera araba.

Se, infatti, alcuni hanno visto questa rivoluzione come un tentativo democratico, altri hanno approfittato di questa occasione per neutralizzare i grandi nemici. Molti analisti si sono chiesti: è possibile che Israele sia in pace con i paesi arabi senza aver risolto prima di tutto la questione palestinese?

Di fatto sono “cambiate le priorità della regione” come ha annunciato Yaakov Amirdor, Generale Maggiore che ha lavorato come consulente per Benjamin Netanyahu nel Consiglio di Sicurezza Nazionale Israeliano fino al 2014. Sembra che i coloni credano che gli arabi abbiano cambiato le loro priorità, immediatamente dopo la Primavera araba.

I popoli arabi non sono scesi in strada per creare nuovi Stati, bensì per protestare contro il vecchio Stato e chiedere più democrazia, libertà, giustizia sociale e un ampliamento della base di partecipazione politica. La novità, però, ha finito per ricalcare vecchi modelli, preferendo avere altre priorità rispetto a quella della liberazione della Palestina. I paesi arabi, hanno quindi preferito dimenticare in parte la Palestina, avvicinandosi così alla linea di pensiero israeliana, favorendo la “creazione di un ambiente adeguato e favorevole alla risoluzione dei problemi”, secondo l’inviato Cyrille Louis di Le Figaro. Israele sembra voler favorire il perseguimento della libertà politica negli Stati arabi, facendo in modo che la libertà palestinese sia un obbiettivo secondario, potendo guadagnare, nel frattempo, la fiducia per diventare alleato degli arabi.

Molti considerano ancora che l’alleanza con Israele sia l’unico modo per rispondere al sedicente Stato Islamico, che minaccia la regione e sembra anche l’unico modo per fermare la cooperazione tra l’Iran e l’Occidente, dopo la firma dell’accordo sul nucleare, a cui Israele si era opposto.

Israele ha convinto i paesi del Medio Oriente di essere il solo a poterli sollevare dal polverone che la tempesta della Primavera ha sollevato.

Adbelhamid Ijmahiri è uno scrittore, poeta e giornalista marocchino, direttore del giornale Al-Ittihad al-Maghrebiya.

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