Di Rami G. Khouri. The World Post (11/09/2014). Sintesi di Giusy Regina.
Gli USA e i suoi partner, occidentali e arabi, si trovano dunque ad affrontare due dilemmi profondi che non trovano risposta. Innanzitutto questa coalizione di forze, pur riuscendo a contenere e sconfiggere il pericolo Daish nell’immediato e in tempi brevi, a lungo termine porterà nuovamente alla formazione di gruppi di militanti e terroristi ancora più pericolosi e più largamente diffusi. È la storia più recente ad insegnarcelo. In secondo luogo, non c’è un modo semplice e a breve termine per contenere la minaccia di Daish prima che si diffonda ulteriormente e che provochi ancora più danni. Sembra dunque che non ci sia alternativa se non ripercorrere i metodi alquanto discutibili adottai negli ultimi 20 anni contro al-Qaeda e simili.
La debolezza maggiore della coalizione di Obama è rappresentata proprio dagli stati arabi autocratici, che presentano vari tratti in comune:
– sono riluttanti ad usare i loro formidabili arsenali armati nella lotta contro Daish, sia per paura dal punto di vista politico che per debolezza tecnica
– devono affrontare pesanti problemi con un’opinione pubblica dubbiosa circa questa partnership con l’America
– il maltrattamento di alcuni prigionieri nelle loro carceri ha incubato la nascita di al-Qaeda negli anni 80
– la loro cattiva gestione dello sviluppo sociale, economico e politico negli ultimi 40 anni ha dato un forte contributo allo sviluppo dell’islamismo e dell’emigrazione a partire dagli anni 70, alla nascita di milizie militari, gruppi tribali e bande criminali come nuovi e potenti attori all’interno della società.
La costruzione di uno stato a lungo termine è dunque l’unica strada realmente percorribile. I problemi descritti sopra hanno distrutto il mondo arabo e non possono essere quindi una soluzione. C’è solo un antidoto a lungo termine per i pericoli attuali, ovvero un lento processo di costruzione di uno stato in modo più coerente, il che significa partecipativo, equo e sostenibile. Tutti i tentativi europei e americani di raggiungere questo nobile obiettivo in Afghanistan, Iraq, Yemen, Libia, Egitto e altri paesi ancora è fallito, poiché i cittadini in prima persona non sono mai stati coinvolti.
Ritornando a Daish, può essere eliminato davvero solo da forze locali, al massimo con qualche assistenza tattica proveniente dall’estero, presupponendo che i governi arabi rispettino i loro popoli invece di umiliarli.
Questa sì che sarebbe una coalizione efficace.