L’esasperazione della popolazione locale dopo due anni di conflitto che rischia costantenemente di oltrepassare il confine, ha spinto i giordani a prendere in mano la situazione e monitorare costantemente i movimenti delle truppe siriane.
I frequenti scambi di colpi di mortaio tra l’esercito giordano e quello siriano ha spesso causato vittime, feriti e roghi di piantagioni, con i civili che accusano l’esercito regolare di Assad di continue provocazioni, mentre il governo di Amman tenta disperatamente di mantenere i nervi saldi per non far esplodere la situazione e mantenere il più possibile una posizione di neutralità.