Le repressioni nel Golfo sono iniziate più di un anno fa, prima dello scoppio della crisi egiziana, ma ora assumono implicazioni regionali sempre più ampie, confluendo nella campagna di arresti della nuova leadership militare egiziana contro i Fratelli Musulmani, che si sta svolgendo al Cairo.
Dopo l’arresto dell’ex presidente Morsi e lo stabilirsi di una nuova leadership militare, gli stati del golfo hanno iniziato a finanziare la nuova autorità politica egiziana. “Gli stati del Golfo e l’Egitto ora sono legati da un nemico comune: i Fratelli Musulmani” ha dichiarato Christopher Davidson, esperto in affari del golfo presso la Durham University, “si tratta di una forte alleanza” ha aggiunto.