Lo scorso anno “l’uomo arrabbiato” è riuscito a comparire in due servizi tv nello stesso giorno, durante una manifestazione a Damasco a sostegno di Bashar al-Assad. Ad alcuni ricorda quanto successo nel corso delle elezioni presidenziali in Iran del 2009: un uomo, fervido sostenitore di Ahmadinejad, riuscì ad apparire diverse volte nelle immagini che mostravano le marce pro-governative. Ciò fa pensare che la Siria abbia preso l’Iran come modello e guida su come gestire i servizi della tv pubblica che riprende i bombardamenti. Un anno fa il quotidiano britannico The Guardian pubblicò delle e-mail di Assad che rivelavano come il presidente siriano avesse ricevuto consigli dall’Iran sul gestire la crisi. Dal dossier emerse che a consigliare Assad c’era Hussein Murtada, uomo d’affari libanese molto vicino all’Iran, il quale propose di smettere di accusare al-Qaeda per i bombardamenti su Damasco, e incolpare piuttosto “gli Stati Uniti, l’opposizione siriana e i Paesi che introducono armi in Siria”.