Articolo di Giusy Regina.
Questa la presentazione delle varie pagine create su facebook di Io sto con la sposa. E l’intenzione di creare un’aura di suspense intorno a tutto questo ha perfettamente raggiunto il suo scopo. E finalmente, come promesso, è uscito il trailer ufficiale.
Storia drammaticamente vera avvenuta tra il 14 e il 18 novembre 2013, il film-documentario racconta la storia di 5 palestinesi e siriani in fuga dagli orrori della guerra. Un corteo nuziale coraggiosamente finto, che parte da Milano e raggiunge Stoccolma, è l’escamotage usato dagli autori, nonché protagonisti del film: Gabriele Del Grande, giornalista e autore del blog Fortress Europe, Khaled Soliman Al Nassiry, poeta e scrittore nato a Damasco da una famiglia palestinese e Antonio Augugliaro, regista e editor. L’idea nasce durante una cena dalla battuta “Quale poliziotto di frontiera fermerebbe mai una sposa e il suo corteo per chiedere i documenti?”.
I prodi “contrabbandieri” decidono così di sfidare la sorte, le regole e i controlli, dopo aver incontrato quei cinque ragazzi sbarcati a Lampedusa, per aiutarli a raggiungere la Svezia. Così mascherati inizia il loro viaggio, che svela inaspettatamente “Un’Europa transnazionale, solidale e goliardica che riesce a farsi beffa delle leggi e dei controlli della Fortezza Europa”.
Gli autori rischiano fino a 15 anni di carcere, ma questo non li ha fermati. Anzi, non avendo una casa di produzione alle spalle, hanno organizzato un crowdfunding per raccogliere i fondi e produrre il film da diffondere nelle sale: 75 mila euro sono la meta da raggiungere e (si spera) tanti i cittadini attivi pronti a sostenere una simile iniziativa. Così da andare a Venezia certo, ma anche e soprattutto per “dimostrare che questo amato Mediterraneo non è soltanto un cimitero, ma che può ancora essere un mare che ci unisce”.
Io sto con la sposa. E voi?