La decisione dell’Algeria, la più grande potenza economica e militare confinante con il Mali, si oppone alla campagna degli Stati dell’Africa occidentale che, con il sostegno della Francia, vorrebbero invece intervenire militarmente. La tendenza dell’Algeria verso una soluzione diplomatica risiede soprattutto nel timore del Paese dell’impossibilità di gestire un’eventuale azione militare nel nord del Mali: un intervento del genere potrebbe provocare gravi problemi di sicurezza a minaccia della stabilità e dell’integrità del Paese, oltre a comportare lo spostamento di centinaia di Tuareg del Mali in territorio algerino.