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Mali: Algeri nel circolo degli esperti

El Watan dz (02/11/2012). Mentre la Germania resta propensa a una soluzione politica dell’instabilità del Mali, alla riunione di Bamako, iniziata martedì scorso e che durerà una decina di giorni, l’ipotesi di un intervento militare internazionale sembra sempre più vicina. Esperti militari di vari stati africani insieme ai loro omologhi francesi, inglesi e statunitensi stanno cercando l’accordo su un ventaglio di proposte da sottoporre al Consiglio di Sicurezza dell’Onu sui mezzi a disposizione, sulle modalità e sui costi delle operazioni. Obiettivo arginare i venti di destabilizzazione che spirano dal Mali dopo il colpo di stato del 21 marzo e tradurre in piano di azione la risoluzione Onu del 12 ottobre. In caso di intervento il contingente internazionale potrà contare da 3400 a 8000 unità e il comando delle operazioni, la cui durata è stimata intorno ai 3 mesi, sarà stabilito verosimilmente in Niger. Alla riunione anche Algeri ha mandato una delegazione di rappresentanti, segnando una svolta nella propria politica internazionale tradizionalmente improntata alla non ingerenza. Se è da escludersi la partecipazione di soldati algerini a un eventuale riconquista militare del Nord del Mali, un contributo logistico sarà necessario vista la posizione geografica dell’Algeria. Della questione hanno parlato lunedì scorso ad Algeri il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika e il Segretario di Stato Usa Hillary Clinton.