Uno di questi decreti prevede la creazione di un consiglio nazionale di transizione che andrà a sostituire il parlamento yemenita, specificando che questo consiglio provvisorio avrà il compito di eleggere un consiglio presidenziale composto da cinque membri. I ribelli hanno fissato il periodo di transizione a un massimo di due anni.
Gli Houthi hanno inoltre dichiarato che una versione emendata di una bozza costituzionale già redatta verrà passata al voto. Infine, tra i decreti anche quello per la creazione di un cosiddetto “comitato rivoluzionario supremo” che avrà il compito di nominare comitati per l’amministrazione degli affari locali provinciali.
Da parte loro, i rappresentanti dell’opposizione yemenita all’estero hanno rifiutato la dichiarazione costituzionale e l’assunzione di potere da parte del movimento ribelle, definendo la mossa come “catastrofica”. Anche il Consiglio dei Giovani Rivoluzionari ha rifiutato la dichiarazione, invitando le parti ad opporvisi.