Bombardamenti “chirugici” su installazioni militari e strategiche, addestramento e sostengo alle forze ribelli, creazione di zone cuscinetto in territorio siriano, controllo dei siti di stoccaggio di armi chimiche ed imposizione di una No-Fly Zone.
Dempsey ha definito qualsiasi possibile intervento diretto in Siria “un compito enorme, dal costo di miliardi di dollari e con possibili esiti controproducenti per gli Stati Uniti”.