Dopo i colloqui con il suo omologo egiziano Nabil Fahmy, Lavrov ha dichiarato: “Sono sicuro che malgrado le dichiarazioni di alcune capitali europee, gli Stati Uniti si atterranno esattamente a ciò che è stato concordato”.
Tuttavia ha aggiunto che gli inviti pressanti volti a far introdurre alle Nazioni Unite una risoluzione che minacci una potenziale punizione per la Siria secondo il capitolo 7 dell’ONU sono lo specchio di una “mancanza di comprensione” dell’intesa conclusa tra la Russia e gli Stati Uniti sulla rimozione delle armi chimiche.
Lavrov ha inoltre ritenuto che è forse arrivato il momento di discutere sugli sforzi da concentrare per costringere i ribelli a prender parte a una conferenza internazionale per la pace, invece di semplicemente spronarli a farlo.