I ribelli e l’esercito si erano impegnati a cessare le ostilità per i quattro giorni dell’Eid AlAdha, la festa musulmana del sacrificio, iniziata ieri. Ma dopo una tregua fugace, le violenze sono riprese causando 146 morti: 53 civili, 50 ribelli e 43 soldati. Questo bilancio è simile a quello annunciato nei giorni passati dall’Osservatorio siriano dei Diritti Umani.
Il leader ribelle ha dichiarato “abbiamo accettato la tregua per la Comunità Internazionale (…) ma sapevamo che il regime non l’avrebbe rispettata. La nostra missione è difendere il popolo, non siamo noi ad attaccare”.
Da parte sua, l’esercito ha affermato di aver risposto ad attacchi ribelli a Deraa e nella provincia di Damasco.