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Qualche breve osservazione sul dramma di Essaouira in Marocco

essaouira

Di Fadil al-Tohami. Al-Ray al-Youm (20/11/17). Traduzione e sintesi di Cristina Tardolini.

I fatti che hanno avuto luogo ad Essaouira lo scorso fine settimana hanno provocato le reazioni di numerosi marocchini, i quali hanno condannato il tragico evento in cui hanno perso la vita delle donne povere e vedove, a causa di una ressa creatasi attorno ad un punto di distribuzione di generi alimentari e donazioni a Sidi Boualem, nella provincia di Essaouira. Dopo che i media nazionali ed internazionali hanno riportato la notizia di questa tragedia, Mohammed VI ha emesso delle istruzioni per aprire un’indagine sul caso e molti funzionari del Ministero degli Interni si sono diretti sul luogo dell’accaduto.

Come sempre, sarà il tempo a definire responsabilità e capri espiatori, non capendo che il vero squilibrio risiede in un sistema di politiche strettamente collegate alle lobby che controllano la politica, l’economia e altri settori.

Questo evento porta con sé contenuti dalle dimensioni non semplici, ma fornisce una risposta esplicita al fallimento di quello che le tendenze ufficiali chiamano “catena di sviluppo”, oltre all’immagine ideale che lo stato marocchino sta commercializzando all’estero, al fine di legittimare un certo numero di tesi che hanno promosso la storia del Marocco contemporaneo dopo gli eventi della Primavera Araba nella sua versione marocchina.

Riassumendo, la tragedia di Essaouira è solo una piccola parte delle contraddizioni del Marocco, tra le sue politiche dipinte e la sua realtà attuale, che richiede ancora sforzi espliciti e chiari per diagnosticare, disegnare e valutare politiche pubbliche efficaci.

Fadil al-Tohami è un ricercatore marocchino e vive negli Stati Uniti.

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