Un viaggio intimo e spirituale nel cuore della cultura afgana a cui Monika Bulaj si è avvicinata con discrezione, riuscendo a condividerne quella quotidianità che non è solo disperazione ma è anche speranza, tradizione, intimità degli spazi privati, e atmosfere sufi, regalandoci scatti che nulla hanno in comune con gli stereotipi cui siamo abituati quando si parla di Afghanistan.
Una donna coraggiosa che non viaggia con i militari perché ha rifiutato di essere embedded ma che è riuscita ugualmente a vincere i pericoli presenti sul suo cammino solitario, alla ricerca della bellezza e dell’essenza dei popoli, un viaggio intrapreso, spesso, sul dorso di uno yak. E durante questo viaggio-documentario, Monika Bulaj ha colto i momenti di luce di un paese martoriato ma ancora forte e in grado di trasmettere emozioni intense a chi lo guarda con rispetto.
La mostra, già di per sé preziosa e suggestiva anche per l’originale allestimento che la caratterizza, dal 7 al 9 settembre ospiterà inoltre, nell’Auditorium dell’ex Pescheria, il convegno “Afghanistan, oltre il grande gioco”, un evento di grande valenza socio-culturale, in cui giornalisti, ricercatori, diplomatici e medici si confronteranno su spiritualità, antropologia, storia, attualità, guerra e quotidianità, con particolare attenzione alla drammatica questione dei profughi afgani in Europa.
Tra gli illustri ospiti del convegno il giornalista Emanuele Giordana, la principessa afgana Soraya Malek, l’antropologo e orientalista Giovanni Pedrini, il ricercatore e giornalista Giuliano Battiston, il portavoce ufficiale del Centro Culturale Islamico di Trieste e del Friuli Venezia Giulia Sergio Ujcich, il ricercatore e storico dell’Islam Alexandre Papas, lo scrittore, giornalista e sociologo algerino Khaled Fouad Allam.
La mostra è aperta dal lunedi al venerdì dalle 17.00 alle 23.00 e sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 23.00. Visite guidate con Monika Bulaj sabato 4, domenica 5 agosto e domenica 23 settembre 2012 alle ore 18.
Da non perdere, perché è molto di più di una mostra
Katia Cerratti