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La legge USA sull’11 settembre letta dall’Arabia Saudita

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Di Tariq al-Homayed. Asharq al-Awsat (01/10/2016). Traduzione e sintesi di Roberta Papaleo.

La legge che permette agli Stati Uniti di fare causa ai fautori del terrorismo sotto il Justice Against Sponsors of Terrorism Act (JASTA), è stata pubblicamente etichettata come una legge contro l’Arabia Saudita per gli attacchi dell’11 settembre 2011. La reazione di opposizione del regno a questa legge e a questa posizione è stata forte, e Riyad ha visto la mossa come una ferita dolorosa nella lunga alleanza con gli USA.

Rivolta a tutti gli Stati del mondo, la legge non può essere definiti come un’accusa diretta alla sola Arabia Saudita. Tuttavia, potrebbe scatenare una reazione a catena di procedure legali e complicazioni giudiziarie che di certo riguarderanno il regno saudita. Ciononostante, non causerà una crisi politica importante. I media hanno ingigantito la cosa perdendosi in speculazioni e gonfiando i termini della legge.

Inoltre, dopo che il presidente Obama ha posto il veto sulla legge, i congressisti americani si sono resi conto che il JASTA si sarebbe ritorto contro gli interessi degli StatiUniti e quindi sono ricorsi a revisioni e annacquamenti del testo. Ma anche così, la legge compromette il diritto internazionale sulla sovranità nazionale.

Il JASTA non implicherò un divorzio politico, ma arriva in un momento molto critico a livello internazionale, in cui c’è un grande bisogno di solidarietà e flessibilità. L’approccio dell’Arabia Saudita alla legge americana sarà coerente con quello adottato con le sfide del passato – disciplina e razionalità. La risposta a una simile mossa richiede di pensare fuori dagli schemi e ponderare a fondo la situazione: benché non sia tra le sfide maggiori affrontate dal regno, essa comunque richiede ai sauditi di capire il significato del JASTA e perché è nato.

Anche se il movente della legge non è da attribuire tutto all’Arabia Saudita, forse una revisione da parte del regno aiuterà a realizzare una riforma per ristorare la fiducia a livello internazionale. Pravinee Hurbungs ha detto: “Non temere il nemico che ti attacca, ma il falso amico che ti abbraccia”.

Tariq al-Homayed è l’ex caporedattore di Asharq al-Awsat.

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