Secondo Kerry, le due incursioni dimostrano che “i membri di Al-Qaeda e di altre organizzazioni terroristiche non saranno mai in grado di sfuggire alla nostra portata”. Ed ha aggiunto che l’obiettivo principale resta quello di portare i responsabili davanti alla giustizia per porre fine a questo tipo di attività.
Il raid in Libia ha condotto all’arresto di Abu Anas Al-Libi, uno dei leader di Al-Qaeda ricercato dagli Stati Uniti per il ruolo ricoperto negli attentati alle ambasciate americane di Kenya e Tanzania nel 1998. Quello in Somalia aveva come obiettivo un altro islamista membro del movimento estremista giovanile, di cui non si conosce né l’identità né se sia stato o meno ucciso.