(Agenzie). Un gruppo di giornalisti statunitensi, il Comitato per la Protezione dei Giornalisti (CPJ), è tornato a condannare duramente le autorità egiziane accusandole di censura.
La dichiarazione del gruppo arriva dopo la diffusione di un recente rapporto secondo il quale ai giornali e ai media egiziani viene impedito di pubblicare contenuti di critica nei confronti del presidente Abdel Fattah El Sisi. Secondo il CPJ, il rapporto riguarda quotidiani come Al-Mesryoon, Al-Sabah e Sawt al-Ummah.
Il gruppo ha inoltre sottolineato che sono almeno 22 i giornalisti che si trovano in prigione in Egitto “a causa del loro lavoro”.