Cinque giornalisti, tre dei quali “disertori” della stampa del regime, presenteranno numerosi programmi in collaborazione con 30 corrispondenti in tutto il territorio siriano.
“Per anni abbiamo vissuto nell’ombra della censura mediatica, vogliamo raccontare la rivoluzione, nata dal desiderio di libertà d’espressione”, ha detto Lina Chawaf, responsabile di Radio Rozana.