In questo momento la lira egiziana sta registrando il più alto declino rispetto al dollaro degli ultimi otto anni, ma il primo ministro egiziano ha dichiarato che “non c’è tempo per pensare alle disgrazie del paese”. Egli ha anche espresso la speranza che non si modificheranno in modo sostanziale i piani presentati al FMI rispetto alle misure di austerità, aumento delle tasse e dei prezzi, che l’Egitto si impegnato ad applicare. Qandil ritiene che l’importanza di questo accordo non risieda solo nell’ammontare del prestito, ma esso rappresenterebbe un attestato di fiducia per l’economia egiziana, che potrebbe invogliare altri investitori stranieri.