La denuncia presentata contro di lui si riferiva ad un intervento fatto lo scorso dicembre su Al-Bernameg in cui, simulando una finta pubblicità, ha deriso le preghiere del venerdì del Presidente Morsi in varie moschee del Cairo, e la sicurezza senza pari che lo segue.La pubblicità chiedeva infine ai telespettatori di indovinare dove avrebbe pregato il Presidente il prossimo venerdì, con la possibilità di vincere il premio di pregare con Morsi in mezzo alla sua vigilanza. “A questa competizione non possono prender parte i poliziotti e coloro che hanno votato “no” alla Costituzione”, terminava la pubblicità.
Mansour è il terzo comico a essere accusato in seguito all’apparizione nel programma di Bassem Youssef. “Il regime prova ogni volta il suo fallimento e l’incapacità di gestire un programma satirico se non attraverso i procedimenti giudiziari” ha twittato Youssef in seguito all’interrogatorio di Mansour.