Il ministro Messahel ha inoltre sottolineato che tale azione deve avere come scopo quello di allontanare la criminalità organizzata; a tale proposito, ha evidenziato la possibilità di un dialogo con i bambini del Mali che iniziano ad operare una scissione allontanandosi sia dalla criminalità che dal terrorismo.
Da parte sua, il premier Diarra ha affermato che “il Mali è un paese unito e rimarrà tale per sempre”. Ha inoltre aggiunto che “ogni cittadino è libero di scegliere e professare la sua religione, ma non può andare contro le leggi del paese”, riferendosi in particolare ai gruppi islamisti che controllano le zone del nord.