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Al-Nusra e Al-Qaeda: sovversione interna o separazione?

Siria fronte al nusra

Di Mohamad Mahmoud Mortada. As-Safir (03/08/2016). Traduzione e sintesi di Emanuele Uboldi.

Dopo due incontri dal contenuto segreto, il capo di Jabhat al-Nusra (o Fronte al-Nusra, n.d.r.), Abu Muhammad al-Julani, si è palesato tramite una registrazione video per annunciare la separazione da Al-Qaeda e l’interruzione del proprio operato sotto il nome di al-Nusra e la nascita del nuovo Fronte con il nome di Jabhat Fatah al-Sham (Fronte della Conquista del Levante, n.d.T.). Era prevedibile una simile mossa, ma non in così breve tempo. E non intendo la fretta nella scelta, al vaglio da circa due anni, ma la velocità di divulgarla ai media. Il nastro di al-Julani era stato preceduto dalla registrazione vocale dello Sheikh Ahmad Hassan Abu al-Khayr (probabilmente Abd Allah Muhammad Rageb Abd al-Rahman, schedato dalle Nazioni Unite in quanto legato ad al-Qaeda), che sostiene di essere il portavoce di al-Zawahiri. L’audio contiene quello che pare il consenso ad al-Nusra a fare ciò che consideri opportuno a beneficio “del jihad della Grande Siria e dell’unità delle fazioni”. Purtroppo, la registrazione di Abu al-Khayr non ha ricevuto ampia analisi, poiché la scena gli è stata rubata dal video di al-Julani. È necessario però fare alcune precisazioni:

Ciò detto, si potrebbero trarre le seguenti conclusioni:

  1. “Abu al-Khayr” può avere un altro ruolo o essere una persona vicina ad al-Julani. Se fosse invece Abd Allah Abd al-Rahman, vorrebbe dire che al-Nusra è riuscito a inglobare una posizione di comando di al-Qaeda
  2. La registrazione è stata fatta dall’emittente di al-Nusra e proposta all’emittente di al-Qaeda che ha poi rifiutato, oppure quest’ultima non è mai stata messa al corrente per paura che al-Zawahiri scoprisse la cosa (eventualità più probabile)
  3. Al-Julani ha orchestrato tutto per evitare che si analizzasse a fondo il discorso di “Abu al-Khayr” (in tal caso si alzerà un polverone sul caso)
  4. Al-Julani e i suoi hanno imposto la questione come uno stato di fatto ad al-Zawahiri e i suoi seguaci, (questo incrementa il numero di sovversioni di al-Julani nei confronti dei compagni d’armi: al-Baghdadi, le lotte con il Movimento Hazzm, la separazione dal Syrian Free Army e da Ahrar al-Sham, oltre a numerosi assassinii)
  5. La mossa di al-Julani è la rottura del patto di fedeltà e potrebbe avere conseguenze che vanno dalla confessione della propria colpevolezza all’espiazione secondo i dettami religiosi.

Detto ciò, è corretto dire che al-Julani si sia separato da al-Qaeda? O forse somiglia più a una sovversione interna contro al-Zawahiri, che si trova davanti a tre difficili scelte: pronunciare l’assoluzione e accettare la separazione (improbabile, dato che il danno si estenderebbe anche ad al-Qaida e porterebbe lotte intestine ad al-Nusra, indebolendo il già debole potere di comando di quest’ultimo); avallare la separazione in un secondo momento senza presumere conseguenze (consolidando il comando di al-Nusra); oppure, più probabilmente, rifugiarsi nel silenzio finché la linea tra bianco e nero non sarà definita.

Mohamad Mahmoud Mortada è uno scrittore e analista politico libanese.

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