Cogliendo l’occasione del 65° anniversario dell’adozione della Dichiarazione universale dei Diritti umani, i militanti del RAJ sono scesi in piazza per denunciare l’atteggiamento repressivo delle autorità e la loro indifferenza di fronte alle preoccupazioni dei cittadini. I manifestanti si sono espressi con slogan ostili al potere, come “Contro la repressione, per la libertà d’espressione” e “Giustizia, dignità, libertà, democrazia”.
Uno dei motivi principali della lotta dei giovani RAJ è la legge sulle associazioni, considerata un vero passo indietro in termini democratici, oltre che vista come un ostacolo del ministero degli Interni alla tenuta delle loro assemblee generali.