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Yemen: gli Houthi minacciano l’Arabia Saudita

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Di Abdullah Hameed Al-Deen. Al-Hayat (29/04/2014). Traduzione e sintesi di Marianna Barberio.

Ultimamente abbiamo assistito in Yemen alla caduta e indebolimento della Fratellanza Musulmana e all’annientamento di due forti personalità che hanno alimentato il terrorismo e favorito Al-Qaeda nel Paese: il generale Ali Mohsen al-Ahmar e le fazioni armate del Partito della Riforma (o anche Al-Islah). L’artefice di quanto avvenuto è da ricercare negli Houthi anche se dietro un tacito consenso internazionale, yemenita e regionale, tra cui il beneplacito saudita che ha suscitato meraviglia tra gli analisti.

La ragione che ha spinto al sostegno degli Houthi risiede proprio nella loro debolezza politica che potrebbe essere del tutto eclissata dalle altre fazioni presenti sul territorio. Infatti, essi dispongono esclusivamente di una forza militare e appaiono comunque meno pericolosi del precedente Partito della Riforma. Tuttavia, non si può ignorare la loro ascesa nazionale né tanto meno una possibile minaccia a lungo termine proprio per l’alleanza con l’Iran.

Ne deriva l’attivismo saudita nel prevenire una tale conseguenza, attraverso una serie di fattori. In primo luogo, l’Arabia Saudita e l’Iran iniziano a collaborare per la formazione di un nuovo sistema regionale che poggi sul rapporto di forza tra i due Paesi, onde evitare una totale sottomissione yemenita all’Iran. In secondo luogo, l’Arabia Saudita, sebbene a conoscenza dei legami che intercorrono tra gli Houthi e le tante tribù locali, è consapevole che tale legame non è così profondo da sferrare un attacco all’interno del proprio regno. In terzo luogo, la debolezza degli Houthi è dovuta proprio alla loro suddivisione interna. Infatti, tra di essi si distinguono una corrente ideologica ed una pragmatica: quest’ultima, consapevole della precarietà dell’alleanza con l’Iran, mira ad un allineamento con il regno saudita riconoscendone l’importanza regionale. In quarto luogo, in Yemen è assente quel contrasto tra sciiti e sunniti che delude quanti sognano alla sovrapposizione dei primi sui secondi. In ultimo, gli Hashemiti e Zaidi godono di un lungo legame con il regno saudita che in più di un’occasione li ha sostenuti sia militarmente che finanziariamente; essi potranno contare sulla protezione saudita dinanzi ad un attacco estremista.

Alla luce di tutto ciò, l’Arabia Saudita sarà in grado di contenere la minaccia degli Houthi alleati con l’Iran, attuando un piano diplomatico e di sviluppo che mira al mantenimento del legame tra i due Paesi e al rafforzamento delle istituzioni yemenite per realizzare un controllo lento e graduale su tutto il territorio.

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