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Yemen: ancora scontri e niente aiuti umanitari

Scontri in Yemen
Esplosioni in Yemen

(Agenzie). Continuano gli scontri nella città meridionale yemenita di Aden: forti esplosioni hanno scosso la periferia della città portuale anche oggi. I residenti hanno detto che una una nave da guerra straniera ha attaccato delle postazioni dei ribelli sciiti Houthi.

Fonti mediche hanno detto che 53 persone sono state uccise in 24 ore di scontri. Secondo una fonte militare invece, almeno 26 ribelli sono stati uccisi e decine di altre persone sono rimaste ferite negli scontri nei diversi quartieri di Aden. Testimoni hanno detto che gli scontri sono continuati perché i ribelli hanno cercato di colpire il porto della città.

Dodici giorni di bombardamenti da parte della coalizione saudita non sono bastati a fermare l’avanzata degli Houthi, innescando una crisi umanitaria sempre più difficile da sostenere per i residenti.

Due giorni fa infatti, il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) aveva chiesto un immediato cessate il fuoco di 24 ore in Yemen per fornire assistenza medica ed aiuti nel Paese. “Tutte le rotte aeree, terrestri e marittime, devono essere aperte immediatamente per almeno 24 ore per permettere agli aiuti di raggiungere la popolazione”, aveva detto il CICR in una dichiarazione.

Ma gli aiuti non sono ancora arrivati, nonostante l’Arabia Saudita avesse dato l’ok per l’organizzazione di spedizioni con aiuti alla popolazione entro ieri. “Stiamo ancora lavorando per mandare soprattutto materiale medico, ma la logistica è alquanto difficile, poiché non si trovano compagnie aeree disposte a volare in quella zona di conflitto”, ha detto Marie Claire Feghali, una portavoce della Croce Rossa. “Ma siamo fiduciosi, speriamo di ottenere 48 tonnellate di forniture mediche entro domani o dopodomani” ha aggiunto.