Il Cairo, 7 aprile 2025 – Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato domenica un vertice trilaterale al Cairo con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il re giordano Abdullah II, con l’obiettivo di affrontare la drammatica situazione nella Striscia di Gaza e rilanciare gli sforzi diplomatici per un cessate il fuoco duraturo.
L’incontro si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione internazionale per l’aggravarsi della crisi umanitaria a Gaza, dove le operazioni militari israeliane continuano senza sosta. Secondo fonti locali e internazionali, il numero di vittime civili è in costante aumento, mentre l’accesso agli aiuti umanitari resta fortemente limitato a causa dei blocchi e dei bombardamenti.
Un’iniziativa diplomatica araba-europea
La decisione di tenere il vertice è frutto di un’intensa attività diplomatica tra Parigi, Il Cairo e Amman, che negli ultimi mesi hanno mantenuto contatti regolari per coordinare le loro posizioni. Durante il suo annuncio, Macron ha sottolineato “l’urgenza di proteggere i civili e garantire un accesso umanitario pieno e senza ostacoli nella Striscia di Gaza”. Ha inoltre ribadito il sostegno della Francia a una soluzione a due Stati, definendola “l’unico percorso credibile verso una pace duratura”.
Al-Sisi ha affermato che l’Egitto “continuerà a svolgere un ruolo fondamentale nella mediazione tra le parti”, ricordando che il suo paese ha già facilitato numerosi negoziati di tregua in passato. Il presidente egiziano ha chiesto l’apertura immediata di corridoi umanitari e una sospensione degli attacchi contro le aree densamente popolate.
Anche re Abdullah II ha espresso preoccupazione per “le condizioni disumane” in cui vive la popolazione palestinese a Gaza, denunciando l’uso eccessivo della forza e l’urgenza di un’azione internazionale concertata. Ha inoltre richiamato la comunità internazionale a “non rimanere in silenzio di fronte alla sofferenza di un popolo intero”.
Obiettivi del vertice
Il vertice – che dovrebbe svolgersi nelle prossime 48 ore nella capitale egiziana – mira a:
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Raggiungere un accordo sul cessate il fuoco immediato tra Israele e Hamas.
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Facilitare il transito sicuro degli aiuti umanitari e delle organizzazioni internazionali.
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Rafforzare la pressione diplomatica su Israele e sulle fazioni armate palestinesi.
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Proporre una nuova road map per la ripresa dei colloqui di pace, con il coinvolgimento di altri attori internazionali, inclusi Stati Uniti, ONU e Unione Europea.
Reazioni internazionali
La Casa Bianca ha accolto con favore l’iniziativa, pur sottolineando che ogni soluzione sostenibile dovrà garantire la sicurezza di Israele. L’Unione Europea ha espresso sostegno all’incontro, con il capo della diplomazia europea Josep Borrell che ha definito il vertice “una rara occasione per riallacciare il filo del dialogo”.
Al contrario, il governo israeliano ha reagito con freddezza alla notizia, affermando che “qualsiasi cessate il fuoco sarà preso in considerazione solo se Hamas cesserà completamente le sue attività terroristiche”.
Nel frattempo, la popolazione di Gaza continua a pagare il prezzo più alto. Le immagini diffuse nelle ultime ore mostrano interi quartieri distrutti, ospedali sovraffollati e una carenza critica di cibo, acqua potabile e carburante.