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Unione Africana: il ritorno del Marocco causerà l’espulsione del Fronte Polisario?

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Il reintegro del Marocco nell’organizzazione africana, oltre a essere una vittoria della diplomazia, apre le porte a nuove e intense lotte politiche in Africa

Di Hassan al-Ashraf. Al-Arabi al-Jadeed (06/02/2017). Traduzione e sintesi di Federico Seibusi.

Il reintegro del Marocco nell’Unione Africana di pochi giorni fa, dopo un’assenza di circa 33 anni, non rappresenta l’obbiettivo principale della diplomazia marocchina. Il rientro nelle fila dell’organizzazione dopo l’uscita nel 1984, causata dal riconoscimento della rappresentanza della Repubblica Araba Democratica dei Saharawi, rappresenta una vittoria diplomatica ma anche l’inizio di intense lotte politiche fra il Marocco e il Fronte Polisario. Il Marocco ha mostrato soddisfazione per la vittoria e ha sottolineato che non desidera lo scontro con nessuna fazione, ribadendo i concetti espressi al vertice di Addis Abeba di gennaio scorso, dove il re Muhammad VI aveva dichiarato che il regno non desidera la leadership del continente.

Il Fronte Polisario, da parte sua, si è reso conto dell’imminente pericolo e il Segretario Generale del movimento, Ibrahim Ghali, ha avvertito che la realizzazione del diritto di autodeterminazione del Sahara Occidentale è aperto a ogni eventualità. In effetti, in un’intervista nel campo profughi di Tindouf, Ghali ha dichiarato che l’immobilismo marocchino e la mancanza del sostegno da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite fa riflettere sui vari mezzi a disposizione dei Saharawi per realizzare il loro diritto, alludendo all’eventualità remota di un ricorso alle armi qualora fosse inevitabile.

Abderrahim Manar Slimi, presidente del Centro marocchino per gli Studi sulla sicurezza e Analisi politica, ritiene che il reintegro senza riserve del Marocco nell’Unione Africana, approvato da più di 40 Paesi, rappresenta l’efficacia del lavoro diplomatico marocchino e implica l’accettazione della sua sovranità nella regione a sud da parte del blocco africano, oltre alla possibile approvazione di misure per sospendere la candidatura del Fronte Polisario. La decisione dell’organizzazione africana è la prova lampante del declino del Fronte e dei suoi sostenitori in Africa, mostrando come siano iniziate delle nuove battaglie diplomatiche per convertire in Paesi a sostegno del Sahara Occidentale.

Slimi ha sottolineato come il Marocco cerchi di far sospendere l’adesione del Fronte Polisario e la sua conseguente espulsione dall’Unione Africana, conducendo contemporaneamente una campagna che miri al mantenimento dei benefici ottenuti dalla proposta di autonomia della sua regione meridionale al Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Inoltre, il Marocco proseguirà nella sua opera di persuasione in Africa al fine di smantellare l’asse Algeria-Sudafrica, per isolare Algeri e gli stessi Saharawi.

Da parte sua, Muhammad al-Zahraoui, professore di scienze politiche dell’Università di Marrakech, ha evidenziato che il successo diplomatico marocchino pone i presupposti per l’inizio di nuove e intense lotte nell’area, tenendo conto dei contesti internazionali e dei mutamenti geo-strategici di cui è testimone il continente africano. In uno scenario aperto a qualsiasi eventualità, il Marocco mira a raggiungere una serie di successi strategici fondamentali. Il tentativo di erodere il ruolo dei Sahrawi crea le basi per una loro espulsione dall’Unione. Tuttavia, per raggiungere questo scopo, il Marocco deve inserirsi nei nuovi assetti africani, al fine di neutralizzare o ammorbidire le posizioni dei Paesi a sostegno del Sahara Occidentale.

Secondo Zahraoui, il raggiungimento di questi obbiettivi e l’attuazione delle strategie dipende dalla diplomazia marocchina che dovrà tessere relazioni pragmatiche con gli alleati e gli avversari, anche attraverso l’impiego di interventi di vario tipo nei confronti dei migranti africani. Pertanto, il Marocco dovrà creare un fronte africano vasto e leale alla sua causa, attraverso il coordinamento e la consultazione con i diversi Paesi africani appoggiando gli alleati in alcune questioni fondamentali in alcuni organi internazionali e dell’organizzazione africana.

Hassan al-Ashraf è un giornalista del Marocco che scrive per il giornale panarabo al-Arabi al-Jadeed.

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