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Un ultimo avvertimento dallo Yemen

Yemen e IranDi Yousef Al-Dayni. Asharq al-Awsat (09/02/2013). Traduzione e sintesi di Angela Ilaria Antoniello.

Non è un caso che il ruolo dell’Iran in Yemen cresca con l’avvicinarsi della fine del suo alleato siriano. Tutto fa pensare che l’ambizione dell’Iran sia penetrare gli Stati del Golfo attraverso lo Yemen, un Paese che possiede oltre un milione di armi, vanta una storia di conflitti, alleanze tribali e affronta un collasso economico. Si tratta di fattori che favoriscono la strategia iraniana, infatti questa attecchisce in situazioni di caos e cerca di reclutare il maggior numero possibile di alleati e sostenitori senza prestare attenzione al loro background settario.

L’Iran sostiene i secessionisti del sud dello Yemen e sta cercando di infiltrarsi nella regione, non tramite conversioni allo sciismo ma sfruttando le ingiustizie subite dagli abitanti del sud. Si tratta di una linea relativamente nuova nella strategia estera dell’Iran, che nel corso della crisi yemenita ha continuato a mantenere i contatti con il movimento Houthi, fornendogli armi, denaro ed esperienza politica. Elementi che hanno permesso al movimento di diventare un attore influente dell’arena politica di Sana’a.

A un più importante ruolo politico del movimento Houthi ha corrisposto un aumento degli armamenti iraniani grazie alla facile penetrazione all’interno dei confini dello Yemen, nonché alla rete di forniture transfrontaliere dai vicini paesi africani, con l’Eritrea in prima linea.

La tempistica di questa fase coincide con il ritmo crescente della rivoluzione siriana, la caduta imminente del più grande alleato dell’Iran e l’impatto che questa avrebbe su Hezbollah. Pertanto, l’obiettivo principale dell’Iran è la realizzazione di un contesto di divisione in Yemen attraverso la presenza di entità politiche forti all’interno di un paese fragile e dominato dal caos.

L’Iran sta cercando di dar vita ad un alleato capace di combattere una guerra per procura contro gli Stati del Golfo e di minacciare gli interessi occidentali in Yemen. Si tratta di una reiterazione dell’esperimento Hezbollah in Libano, soprattutto alla luce della geografia dello Yemen e delle complesse lealtà tribali e religiose. A ciò si aggiunge il senso di abbandono avvertito da gran parte delle persone più influenti del Paese, le quali ritengono che la Comunità internazionale guidata dagli Stati Uniti e dagli Stati del Golfo sia responsabile della situazione yemenita. Una situazione davvero critica come emerge da una rapida rassegna degli indicatori economici e di sviluppo che dimostrano come lo Yemen sia sull’orlo del collasso. In questo contesto l’espansione del movimento Houthi e dei suoi sostenitori è più che plausibile.

 

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