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Tunisia: ancora torture e maltrattamenti

News 12 ott TunisiaElaph (12/10/2013). A due anni dalla rivoluzione, in Tunisia si registrano ancora gravi casi di tortura e di mancanza di assistenza sanitaria adeguata non solo all’interno delle carceri, ma anche nei centri di detenzione e nelle stazioni di polizia.

Il primo ministro per il diritti dell’uomo e la giustizia transitoria, Samir Dilou, ha dichiarato che purtroppo la tortura è una questione di lunga data e che purtroppo continua ancora oggi, dal momento che la Tunisia deve ancora dotarsi di un sistema politico veramente democratico.

Da parte loro, un gran numero di giuristi e attivisti stanno reclamando a gran voce il completamento della riforma del sistema giudiziario. Tra di essi, il segretario generale dell’Organizzazione tunisina contro la tortura, Mundhir al-Charni, ha denunciato la gravità e l’urgenza dei casi di tortura e maltrattamento ancora in atto in Tunisia, specialmente da un punto di vista medico, e ha fatto appello affinché l’Alto Commissariato per il Diritti Umani delle Nazioni Unite proceda a delle visite d’ispezione nel paese per valutarne la situazione drammatica.