Tunisia: scontri nella capitale e a Kairouan tra forze di sicurezza tunisine e sostenitori della Sharia

Asharq al Awsat (20/05/2013)

Un cittadino tunisino è morto, 11 poliziotti e 3 manifestanti sono stati feriti durante gli scontri tra i Salafiti e le forze di sicurezza nella capitale, Tunisi, e a Kairouan dopo che il governo ha vietato ai Salafiti di radunarsi. Alcuni quartieri di Tunisi sono stati teatro di scontri con le forze di sicurezza, dal momento che queste sono riuscite a costringere migliaia di Salafiti a cancellare il raduno previsto a Keirouan. Il gruppo estremista aveva annunciato ieri la manifestazione annuale a Keirouan senza chiedere il permesso allo Stato che quindi non aveva concesso nessuna autorizzazione. Le autorità hanno vietato che il raduno avesse luogo e hanno dispiegato le forze di sicurezza nella città. I Salafiti si sono quindi spostati verso il quartiere ad Ovest della capitale dove si sono svolti, cosi come nei quartieri circostanti, gli scontri con le forze di sicurezza. La polizia ha usato i gaz lacrimogeni per disperdere i manifestanti che lanciavano pietre agli agenti. La regione è stata sorvolata da aerei militari. La stampa dei “sostenitori della Sharia” ha scritto ieri sul social network Facebook che la polizia ha arrestato Saif al-Din al Rais, portavoce ufficiale del gruppo senza specificare luogo e momento del suo arresto. In una dichiarazione fatta ad al Sharq al Awsat Muhammad Bin Salim, Ministro dell’agricoltura tunisina, una delle guide del movimento della Nahda, ha detto: “qualsiasi deragliamento dalla legittimità dev’essere affrontato con la forza appropriata, senza escludere dall’azione nessun colore politico”

Traduzione di Chiara Cartia

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