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Tunisia: il Ministero della Giustizia manda via 80 giudici accusati di corruzione

Alif Post (14/06/2012). La Tunisia continua ad affermare nuove tradizioni come effetto della primavera araba e questa volta lo fa licenziando 80 giudici in un solo colpo per aver continuato, dopo la rivoluzione, a commettere numerose violazioni e ad applicare i metodi non trasparenti dominanti all’epoca del dittatore Zin Abedine Ben Ali. Si prevede, inoltre, il licenziamento di altri giudici per la stessa ragione.

La decisione del Ministero della Giustizia tunisino conferma che la rivoluzione del gelsomino, che ha posto fine alla dittatura di Ben Ali, continua a creare nuove tradizioni nel mondo arabo come il processo al dittatore in esilio, le elezioni trasparenti, controllo civile sull’esercito e, infine, il licenziamento dei giudici corrotti.