Il ministro degli Esteri tunisino, Taieb Baccouche, ha confermato che il suo paese, da dove provengono gran parte dei combattenti stranieri in Siria , è in contatto con i jihadisti pentiti per facilitarne rimpatrio. “Abbiamo aperto i canali di comunicazione con i jihadisti tunisini che vogliono tornare a casa”, ha detto il ministro Baccouche al giornale Akher Khabar.
Le autorità hanno inoltre negoziato con il governo siriano sulla sorte di cittadini tunisini detenuti in Siria. Non è noto il numero esatto dei tunisini che hanno deciso di unirsi al jihad, tuttavia, le stime ufficiali tunisine parlano di circa 3.000. Nel mese di luglio, gli esperti delle Nazioni Unite hanno stimato che più di 5.500 tunisini attualmente combattono in Siria e in Libia. Secondo il ministro Baccouche, le autorità tunisine hanno già aiutato decine di jihadisti a tornare nel loro paese.
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