Egypt Independent (24/03/2013). Il ministro sudsudanese per le Risorse idriche e l’Irrigazione Paul Mayom ha annunciato che il suo Paese si unirà all’accordo di Entebbe. “Ci siamo uniti all’Iniziativa del Bacino del Nilo, siamo in dirittura d’arrivo per unirci anche al relativo accordo-quadro, tramite il quale le nazioni del Bacino del Nilo potranno discutere dei miglior modi per utilizzare le risorse idriche,” ha detto il ministro a una stazione radio. Il Sud Sudan aveva in precedenza rifiutato l’accordo di distribuzione dell’acqua, firmato in principio da Egitto e Sudan nel 1959. Mayom ha detto al riguardo che il suo Paese non riconosce quell’accordo, “Eravamo sotto il controllo del Sudan quando è stato firmato, perciò non potevano dire nulla”. L’accordo garantiva sia all’Egitto che al Sudan le quote più alte dell’acqua del Nilo.
Nell’aprile 2010, Etiopia, Ruanda, Uganda, Kenya e Tanzania hanno firmato un nuovo accordo ad Entebbe che ha ridistribuito le acque del fiume. Sia l’Egitto che il Sudan hanno boicottato il piano, definendolo “non vincolante”. Nel marzo 2011 si è unito all’accordo anche il Burundi, facendo strada alla sua approvazione. Da parte sua l’Egitto, che riceve la quantità più massiccia delle acque del Nilo, ha rifiutato finora ogni piano che non preservi i suoi diritti storici. La quota egiziana delle acque del Nilo si attesta a 51 miliardi di metri quadrati l’anno, mentre al Sudan – sempre secondo l’accordo del ’59 – ne spettano 18 miliardi.
Add Comment